L' ADDESTRAMENTO DEI CUCCIOLI 

L' ADDESTRAMENTO DEI CUCCIOLI visionabili da YouTube: Addestramento Siberian Husky allevamento La Rosa Blu

OGNI NOSTRO CUCCIOLO VIENE CEDUTO A 90 GIORNI GIA' COMPLETAMENTE ADDESTRATO A BEN PIU' DI 10 COMANDI...

Cosa insolita...INCREDIBILE mi dicono...a 60 giorni un Nostro cucciolo d' Husky sa eseguire 12 comandi in ambiente chiuso, a 70giorni esegue gli stessi comandi in campo addestramento ed a 90 li sa applicare in ogni realtà, esempio in  paese, tra auto, semafori, clacson , passanti, ecc...Sì, rispondo.... INCREDIBILE MA VERO...addestro i cuccioli, perchè oltre ad amarli conosco bene il loro potenziale.

 In questo modo quando arrivano nella nuova famiglia, non solo dimostrano il loro bel carattere socievole, ma sono cuccioli educati e facilmente gestibili.

 Le basi per l' addestramento vengono impostate da terzo giorno di vita, e continuano per tutti i loro primi trenta giorni (vedi ricerca comportamentale).

L' addestramento di un cucciolo viene vissuto sottoforma di gioco, ed è in questa maniera che lo dovrà vedere. I sistemi di apprendimento che utilizzo sono principalmente quello del MODELLAGGIO (Shaping): il comportamento si "modella" perfezionandosi gradualmente, e quello del CONCATENAMENTO (Chaining): per cui più comportamenti semplici vanno a fomare un comportamento complesso.

Per far ciò, tre sono i punti chiave, da tenere sempre presenti:

  • COSTANZA
  • AMORE
  • FERMEZZA

Quattro minuti d' addestramento per cinque giorni la settimana,sembrano pochi, ma creano molto, in primis insegno le basi dell' educazione per una corretta vita nella nostra famiglia ed un rapporto amorevole tra il cane ed il padrone, inoltre con l' addestramento si stabilisce una giusta gerarchia, facciamo capire al nostro Husky che siamo noi la guida, ma soprattutto apprende che noi comandiamo senza l'uso dell' aggressività, pertanto è portato a mantenere il suo stato di calma e fiducia verso ogni persona e suo consimile.

Nella prima fase di crescita , ancora prima di arrivare nella nuova famiglia, il cucciolo deve aver fatto ogni sorta di esperienza ripetuta, in caso contrario ci troviamo di fronte ad un cucciolo, non da educare ma già da rieducare, con lacune più o meno gravi.

Oltre alla socializzazione, all' indipendenza, che contribuiscono ad ottenere una carattere aperto, felice e sereno, è basilare anche sviluppare nel cucciolino l' intuito, cioè la capacità del cucciolo di capire cosa stiamo per insegnargli, e metterlo in atto. Fanno al caso nostro i numerosi giochi di attivazione mentale . Il concetto di questi giochi è che il cane deve, senza il suggerimento del padrone, trovare la soluzione per ottenere il premio. Man mano che i cuccioli intuiscono come risolvere queste acrobazie mentali, aumento la difficoltà del gioco. In questo modo, allenando la mente e di conseguenza l' intuito si sviluppa notevolmente.

Tutto questo fa parte della premessa per ottenere un cane pronto per apprendere al meglio. E prima impara i vari comandi, prima capisce cosa si può e cosa non si può fare, e i risultati positivi si possono raccogliere da subito.

Il nostro addestramento viene eseguito solo cinque giorni a settimana, due sono dedicati al riposo. Ci siamo rifatti agli studi eseguiti nel 1973, quando lo scienziato Rusinov, studiando l' elettrofisiologia del cervello canino fece una scoperta. Durante i giorni festivi fece interagire un certo numero di cani, collegati via cavo per registrare le onde cerebrali, con volontari umani. Passato l' esperimento le onde assumevano il tipico andamento del cane a riposo. Collegò i cani allo stesso orario durante i fine settimana, senza però sottoporli ad alcuna esperienza. I test mostrarono un andamento quasi identico a quello registrato durante la settimana con i volontari. Questo dimostra che incredibilmente i cani stavano rivivendo mentalmente le esperienze già vissute.

APPROCCIO POSITIVO

Altro punto chiave è l' approccio, quei 4 minuti quotidiani di addestramento, per il cane devono essere attimi di divertimento, un cane deve aver voglia di "giocare" ad essere addestrato, il gioco è innato nei cuccioli ma bisogna avere il giusto approccio per ottenere da lui solo il meglio. Per cui sono indispensabili:

  • PREMIO: avere come ricompensa qualcosa di molto, ma molto gustoso, come del prosciutto cotto ad esempio, ovviamente al cucciolo bastano micro micro dosi, il premio viene considerato pertanto un rinforzo positivo.
  • NO: nell' addestramento del cucciolo il NO viene appreso solo verso i 60 giorni, non prima per dar loro modo di "non smontare" la loro voglia di imparare. Per cui non viene mai rimproverato, semplicemente sfrutto il loro intuito e la loro voglia di giocare. Un mix perfetto, per ottenere una perfetta educazione
  • CONCLUDERE POSITIVAMENTE: ci sono cuccioli che intuisco prima di altri, l' importante è avere, in ogni caso, un approccio positivo. Per cui non mi prefiggo aspettative in giornata troppo alte. Ma posso ottenere tutto  gradualmente, basta seguire i loro tempi. E'   fondamentale che ogni lezione si concluda sempre in maniera positiva. I risultati dipendono da un mix tra carattere, voglia e intuito. Concludere positivamente vuol dire aver raggiunto un obbiettivo, a volte anche minimo, e pertanto il cucciolo va sempre premiato. Cosa importante è che grazie a questo approccio TUTTI I MIEI CUCCIOLI RAGGIUNGONO GLI STESSI OBBIETTIVI NELL' ARCO DEI LORO PRIMI 75 GIORNI.

COME  ADDESTRO I CUCCIOLI

Per capire come insegno bisogna tenere presenti tre punti:

  • COLLOQUIO VISIVO: il primo comando, che insegno ad un cucciolo è quello di stare seduto, il cucciolo inizialmente guarderà da tutte le parti fuorchè i miei occhi. Il cucciolo capisce poco per volta che deve avere un colloquio visivo con me. E questo "dialogo visivo" lo può avere solo se lui e il conduttore si guardano negli occhi. Già a 50 giorni si è creato un perfetto automatismo cucciolo-conduttore, pertanto i cuccioli obbediscono prontamente a qualsiasi persona, senza distinzioni di età sesso o razza. Con gli occhi ci comunica la sua attenzione, e noi con i nosti catturiamo la sua. In questo modo si raggiunge una perfetta simbiosi tanto nell' addestramento quanto lo sarà nella vita in famiglia. Dai nostri occhi impara e intuisce cosa vogliamo da lui, tant' è che a 90 giorni non serve più pronunciare i comandi basta lo sguardo, unpiccolo gesto simbolico, e l' intuito fa la sua parte.
  • POCHE PAROLE: durante l' insegnamento in quei quattro minuti di lezione, uso solo due o tre parole, ad esempio il comando, SEDUTO, il suo nome quando serve, questo per rendere l' apprendimento il più chiaro possibile. Se durante le lezioni inizialmente si distrae lo   richiamo, magari facendo un semplice, "pss pss", e scuotendolo un poco la mano che contiene il premio, in modo da richiamarlo senza l' uso di parole. 
  • MOVIMENTI A RALLENTATORE: per fargli intuire cosa voglio da lui è indispensabile che inizialmente mi muoviamo a rallenty come in una moviola; a 60 giorni già posso muovermi con scioltezza e disinvoltura, in quanto il comando è più che recepito.

PRIMA TRANGE

Questa prima trange, se appresa all' età che va dai 25 giorni ai 70 giorni viene recepita facilmente. Ad esempio già alle età di 50 giorni, i cucciolini già guardandomi negli occhi capiscono quando è il momento di stare seduti, anche senza riceve un premio. I vari comandi base sono:

  • RICHIAMO QUI
  • SEDUTO ZAMPINA
  • STAY e VIENI
  • VIENI NASCOSTO
  • VIENI CON BOCCONE
  • PASSO STOP

QUI SEDUTO

L'obbiettivo di questo comando è insegnare al nostro Husky ad andare in un posto preciso che noi indichaimo con il dito e pronunciando la parola QUI, ci segue e una volta giunto nel punto indicato, con il comando SEDUTO, deve chinarsi e stare seduto.

QUI SEDUTO STAY VIENI NASCOSTO

Verra' spontaneo vedendo che il cane sta fermo allontanarci sempre più da lui, fino a che ci possiamo nascondere, poco per volta, dietro un muro o altro. 

QUI SEDUTO STAY BOCCONE

Quindi il cane è seduto, impartiamo il comando STAY, e ci allontaniamo , e stando fermi lo chiamiamo, lui viene da noi senza toccare il boccone/i bocconi lasciati a terra

Questo comando è la base per far capire al cane che se troverà per terra un boccone non deve mangiarlo, verrà utile nel caso un cane si imbatte accidentalmente in boccone avvelenato.

PASSO

 Il cucciolo stando al mio fianco sinistro, mi segue lungo il tragitto scelto.

Una volta appresi questi comandi, all' età di soli 60 giorni, introduco elementi di disturbo. Inizialmente pochi rumori. Ad esempio una radio accesa , e poi sempre più difficoltà ...Esempio voci, rumori vari, un altra persona che osserva, ecc... Questo per simulare il loro, ormai prossimo, ingresso in paese.

SECONDA TRANGE: CAMPO APERTO

  • Porto il cucciolo ad eseguire le stesse lezioni in un posto all' aperto, ora non ha più il vincolo della stanza e preso dalla foga di esplorare potrebbe correre all' impazzata, invece impara che il gioco dell' addestramento è ancora più bello se eseguito all' aperto.

TERZA TRANCHE: PAESE

Una volta raggiunti gli obbiettivi in questo ambiente lo introduco nella realtà. Esempio, aiutandomi sempre con un collare per evitare errori, lasciarlo fuori da un negozio con il comando seduto, oppure portandolo in un ristorante e fare attenzione a che non mangi le briciole, se inizialmente può servire il NO per richiamarlo, presto tutti questi comandi già precedentemente consolidati perfettamente   diventano abitudine. Per cui non toccherà più niente per terra, e aspetterà pazientemente fuori da un negozio il nostro arrivo.

Per facilitare questo apprendimento, faccio in modo di fargli trovare per strada un boccone, o altre distrazioni, che lascio anticipatamente. Se inizialmente sarà tentato di sbagliare, in seguito subentra l' automatismo che già aveva appeso prima. E presto tutto diventa abitudine.

QUARTA  TRANCHE: ADDESTRAMENTO DEL NUOVO PADRONE

Tutti questi sono i comandi base, trovano applicazione nella quotidianeità, sia in casa che  fuori.  Da tener presente che se il premio (rinforzo positivo) verrà dato solo per i nuovi comandi, per quelli in cui si è già instaurato un perfetto automatismo il rafforzo sarà il complimento sincero del padrone o un frutto.

In una ricerca scientifica si è dimostrato che con il normale processo d' invecchiamento,  la perdita di sinapsi è reversibile, se avvengono delle adeguate risposte ambientali. L' apprendimento può influenzare numerosi sinapsi. Pertanto imparare significa salvare i neuroni dalla morte cellulare. Per cui hanno dimostrato che l' arricchimento ambientale, inteso come "insegnamenti nuovi" e vita di società, migliori il declino in età avanzata. (Fonte: P. M. Greenwood 2007 . Van Praag et al 2005 - Nichol et al 2007).

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