Cure naturali                                        


IGIENE

Ci sono pareri contrastanti a riguardo al fatto del bagno, un cane anzianotto quasi sicuramente si sporca meno di un cucciolo pieno di vitalità, la lunghezza del pelo, quanto tempo passa fuori casa, dove vive, in che stagione siamo, sono tutti fattori che incidono sulla pulizia del mantello del cane. Ma conta più di tutto come si nutre, con un' alimentazione di tipo naturale il pelo non ha cattivi odori, per cui il bagno può essere posticipato.

Cosa basilare è non farlo quotidianamente o comunque troppo spesso, in quanto può portare ad un' eccessiva secchezza della pelle, può indebolire i peli, o peggio ancora portare ad allergie ed eczema.

Stando all' esterno, anche solo per la salutare passaggiatina quotidiana, il cane può venire a contatto con vari tipi di parassiti, depositati sul terreno dal passaggio di altri cani ad esempio, oppure può venire a contatto con pulci e zecche. Anche in questo caso, con una sana alimentazione non ci saranno problemi.
Meglio evitare di fare il bagno al cane d' inverno, perché facilmente potrebbe subire uno sbalzo di temperatura, e potrebbe ammalarsi.In generale da marzo a ottobre, i bagni possono essere più frequenti. Anche spazzolarlo, per eliminare i peli morti è un' occasione per massaggiarlo e controllare la sua cute e il suo mantello.
Per i cuccioli c'è chi sostiene che non bisogna iniziare prima dei 2/6 mesi per fare il bagno: perché un cucciolo è più sensibile all'umidità e all'acqua. E' anche vero che i cuccioli contraggono facilmente i parassiti per cui un bagno con le dovute attenzioni, stando attenti principalmente ad evitare gli sbalzi di temperatura, non può far male, ma contribuisce a mantenere il pelo pulito. Se, ad esempio, giocando nell' erba del prato, si attacca al pelo un uovo di parassita, con il bagno tutto scivola via.
Inoltre se imparano da subito a non temere l' acqua, si possono gestire meglio una volta cresciuti, perchè vedranno il bagno come una questione di routine.

Non uso shampoo e saponi specifici per cane. Il cane ha un Ph diverso dal nostro ed i nostri prodotti per l'igiene potrebbero causargli seri problemi di pelle e allergie. Ma c'è da tenere presente che anche i prodotti in commercio per i cani potrebbero essere tossici.

Ecco alcune delle sostanze tossiche che possono contenere shampoo e balsamo:

Sodium lauril solfato (SLS), Ammonio lauril solfato (ALS), Sodium lauril etere solfato (SLES), Ammonium laureth solfato (ALES), Trietanolamina (TEA)....: sono schiumogeni, e vengono usati nei prodotti cha vanno dai detergenti per auto, sgrassatori per motori, detergenti per pavimenti, agli shampoos commerciali, creme per la pelle, ed alcuni dentifrici. Sono tossici in quanto possono irritare la pelle, danneggiarne la funzione barriera alterandone le cellule, inoltre possono reagire con altre componenti chimiche formando nitrosamine o diossina (cancerogena).
Benzalconio cloruro, stearalconio cloruro, cetrimonio cloruro: sono conservanti, surfactanti, germicidi
Vengono usati nei balsami per capelli, sono anch' essi tossici in quanto caustici, possono irritare la pelle e gli occhi, allergenici, tossici.

Nitrosamine: si formano quando l'acido nitrico e le amine si combinano. Possono contaminare shampoos o altri cosmetici quando avviene la reazione, possono essere assorbite nel corpo in alti livelli.
Gli agenti nitrosanti usati nei cosmetici sono : DEA (dietalonamina), TEA (trietanolamina), MEA (monoetanolamina), sodio lauril e laureth solfato, formaldeide

Formaldeide: è un conservante, germicida, fungicida, antischiuma. Viene usato nei prodotti per le unghie, saponi, shampoos, preparazioni per la crescita dei capelli. Il 20% delle persone che sono esposte ad esso sviluppano reazioni allergiche, irritanti, dermatiti da contatto. Inoltre il vapore è irritante per gli occhi, il naso, la gola è carcinogeno ossia danneggia il DNA in test da laboratorio.

Parabeni: sono conservanti diventati oggetto di controversia. Nome d' arte: Alchil para-idrossido, indicate come benzoate butil/ metil/ etil/ isobutil parabeni Se siano nocivi o no, necessari o meno, la ricerca scientifica non si è ancora pronunciata in maniera definitiva.

Petrolati: (Paraffinum liquidum - Petrolatum) sono derivati raffinati del petrolio, hanno proprietà filmanti che impediscono una giusta traspirazione e ossigenazione di cute e capelli.

Siliconi: sono polimeri inorganici derivati dal silicio, sono prodotti attraverso processi di sintesi chimica. Se è vero che donano immediata morbidezza e lucentezza al capello, grazie al loro effetto filmogeno, nel tempo danneggiano però la pelle

Data l' importanza che riveste la pelle, per lavare i miei cani uso solo sapone di Marsiglia preammorbidito in acqua, esso rispetta il Ph del cane.

Il metodo di fabbricazione del Sapone di Marsiglia è stato stabilito nel 1688 e prevede che esso venga fabbricato con solo olio di oliva. Oggi i produttori del vero Marsiglia sono davvero pochi, se ne contano 4 nella città di Marsiglia e 2 a Salon de Provence. Ogni fabbricante ha le proprie ricette e molti "segreti", ma sostanzialmente i saponi possono essere suddivisi in due tipi:
· Il "Verde", distinguibile per il colore verde scuro, è a base di olio di oliva ed è decisamente il più indicato per l'igiene personale, ma può essere ugualmente utilizzato per il bucato a mano o in lavatrice o come detersivo universale.
· Il "Bianco" si presenta di colore più chiaro, tinta crema o leggermente beige, ed è a base di oli di semi (palma, arachidi, cocco). E' più energico del tipo verde, ed è consigliato per il bucato a mano o in lavatrice, oppure come detersivo o detergente naturale.L'ingrediente principale (almeno il 72%) è costituito da puro olio vegetale (oliva o palma), questo lo rende un prodotto assolutamente naturale e realmente ipoallergenico. E ancora oggi il vero Marsiglia è fabbricato con soli oli vegetali al 72% (oliva, palma, arachidi e cocco), non contiene nessun altro additivo di sintesi, colorante e nemmeno profumo. Questo lo rende autenticamente ipoallergenico e biodegradabile al 100%,

E' noto per le proprietà antisettiche, è infatti un naturale repellente per i parassiti dell'uomo, degli animali e delle piante. Inoltre non è testato sugli animali.

L'uso costante di questo sapone può essere di aiuto in caso di problemi alla pelle, come eczema o acne. Inolte, grazie ad un guanto da doccia sufficientemente ruvido insaponato con il Marsiglia, otterremo la rimozione delle cellule morte della pelle, donandole lucentezza ed effetto "seta"

Come balsamo preparo una soluzione di acqua con semi di lino. I semi di lino, grazie agli acidi grassi omega 3 in esso contenuti, contribuiscono a rafforzare, riparare e far crescere i capelli. Come se non bastasse, idrata e dona brillantezza ai capelli. I semi di lino vanno usati nella misura di un cucchiaio per un cani di 10 kg, vanno scaldati senza però arrivare al bollore, con un paio di bicchieri di acqua. Una volta pronto basta aggiungere altra acqua tiepida, nella misura di 300 ml, le misure sono ad occhio. Si otterrà un acqua gelatinosa che funge da ricostituente e fortificante per il pelo, da usare come balsamo. E' vero che si spende tempo per fare quest' operazione di preparazione ma si recupera preso, perchè una volta messo sul pelo non c' è bisogno di risciaqcuo. Applicata quest' acqua passo i punti cruciali dei nodi con un pettine per cani, esempio passo bene le frange delle orecchie, servendomi dell' acqua con semi di lino rimasta e dell' olio di Argan. L'olio di Argan destinato alla cosmesi viene spremuto a freddo ed è chiaro e limpido, pastano poche gocce d passare sul pelo e soprattutto nei punti in cui sia aggroviglia maggiormente.

L'olio d'argan è spesso tra gli ingredienti dei cosmetici antietà. Ciò è dovuto al suo elevato contenuto di sostanze antiossidanti come tocoferoli, vitamina E, acidi grassi e flavonoidi, i quali svolgono un azione sinergica di prevenzione dell'invecchiamento dei tessuti cutanei contrastando la formazione dei radicali liberi. Gli strati sottocutanei beneficiano della presenza dei polifenoli, che contribuiscono a rendere la pelle più elastica e resistente. L' uso di quest'olio aiuta a riparare i peli dei nostri cani e a prevenirne la caduta.

Nel periodo che va da ottobre a febbraio, o comunque quando le temperature sono basse, o ci sono troppi sbalzi tra caldo e freddo, anziché fare il bagno, passo il pelo del cane con acqua e semi di lino e olio di Argan.

Per evitare di rovinare il pelo, non lo friziono, ma semplicemente lo passo o lo tampono, e lascio che si asciughi da solo in un luogo caldo, senza l' uso di phone che lo indebolirebbero.

ORECCHIE

Seguendo una dieta a base di cibi freschi l' ecosistema cutaneo del cane non subisce alterzioni. Per togliere lo sgradevole odore da malazzeniza, o per la pulizia dell' orecchio, preparo una lozione a base di :

ACQUA UN BICCHIERE, IN CUI HO PORTATO A BOLLORE UNO SPICCHIO DI AGLIO SCHICCIATO, CON MEZZO CUCCHIAINO DI SALE E UNO DI BICARBONATO

ACETO DI MELE MEZZO BICCHIERE

E MEZZO BICCHIERE DI ACQUA NELLA QUALE E' STATO SCIOLTO SAPONE MARSIGLIA .

UNISCO IL TUTTO E SERVENDOMI DI UNA SIRINGA, SPRUZZO LA SOLUZIONE NELL' ORECCHIO DEL CANE, E LASCIO CHE AGISCA ANCHE SOLO PER POCHI SECONDI, POI INCLINO LA TESTA DI MODO CHE LA SOLUZIONE FUORIESCA E ASCUGO BENE L' ORECCHIO. STESSA COSA PER L' ALTRO ORECCHIO. MI LIMITO AD ASCIUGARE PER BENE I PADIGLIONI, AVENDO CURA DI INCLINARE LA TESTA E FAR FUORIUSCIRE L' ACQUA RIMASTA. ORA DELL' ODORE NON VI SARA' PIU' TRACCIA. DURANTE LA GIORNATA LASCIO CHE IL CANE GIOCHI TUTTO IL GIORNO IN GIARDINO, IN QUESTO MODO FAVORISCO UNA BUONA AEREAZIONE, COSA CHE NON AVVERREBBE SE IL CANE RESTASSE IN CASA. LO SPORCO FUORIUSCIRA' SU TUTTO IL PADIGLIONE ESTERNO, MA NON PUZZA PIU', PER CUI MI LIMITO AD ASPORTARLO SERVENDOMI DI UNA GARZETTA IMBEVUTA NELLA SOLUZIONE RIMASTA.

QUESTA OPERAZIONE SI PUO' ESEGUIRE SE NEL PADIGLIONE NON CI SONO FERITE APERTE, O UN OTITE PERFORANTE IN ATTO.Il testo inizia qui. Puoi cliccare e iniziare a scrivere. Porro quisquam est qui dolorem ipsum quia dolor sit amet consectetur adipisci velit sed quia non numquam eius modi tempora.

PREPARATI CON PIANTE MEDICINALI

Gli oli essenziali sono un prodotto molto usato, tuttavia le essenze contenute sono altamente concentrate e potrebbero causare una serie di effetti collaterali. In una delle ricerche svolte sugli olii essenziali si è ricontrato che quasi 80 olii essenziali hanno causato allergia da contatto.

(Fonte: Essential Oils, Part IV: Contact Allergy de Groot AC1, Schmidt E. 2016 Jul-Aug;27(4):170-5. doi: 10.1097/DER.0000000000000197.) Per riuscire ad ovviare a questo inconveniente utilizzo, nei miei preparati, l' aceto di mele al quale unisco gemme, sommità fiorite o bacche. Il germoglio può essere paragonato ad un neonato, esso non ha ancora vissuto, pertanto è puro, così come lo sono le sommità fiorite. Essi contengono diversi principi attivi sia per la qualità sia per la quantità, con una possibilità di applicazione terapeutica e una potenza di azione maggiore rispetto ai rimedi fitoterapici tradizionali. La gemmoterapia è una branca innovativa della fitoterapia che sfrutta soltanto le parti di piante fresche nel momento iniziale di sviluppo, ovvero: gemme, giovani getti, germogli. Le gemme delle piante medicinali agiscono strettamente su linee tissutali e seguono criteri fisiologici , ottendo così risultati benefici per la salute. Fonte : Dizionario Enciclopedico di Omeopatia e Bioterapia Ivo Bianchi Luis Pommier ed Nuova Ipsa


ACETOLITICO

Preparo un acetolitico a seconda di quello che la natura offre, quello a cui tengo maggiormente è fatto con le bacche di rosa canina. Il nome di rosa canina fu attribuito da Plinio il Vecchio, dopo la guarigione di un soldato dalla rabbia, con l'assunzione del decotto, fatto con le radici della pianta. Essa ha proprietà: astringenti, correttive, vermifughe, vitaminiche, antiinfiammatorie dell' apparato genito-urinario, diuretiche e rinfrescanti. L' azione antiossidante dei bioflavonoidi, contenuti nelle polpa e nella buccia, si lega sinergicamente alla Vitamina C, ottimizzando la circolazione sanguigna. Questo benefico effetto sulla qualità del sangue influisce positivamente sulla capacità di favorire l'assorbimento del calcio e del ferro nell'intestino, equilibrando il livello di colesterolo e contribuendo alla produzione di emoglobina; inoltre rende attiva la vitamina B9 (acido folico) dal leggero effetto antistaminico. Della rosa canina utilizzo i falsi frutti (cinorrodi). Essi si raccolgono da settembre a novembre; la ricchezza di vitamina C nei frutti, (la dose di vitamina C è 50 volte superiore rispetto agli agrumi) fanno della rosa canina un valido alleato, per prevenire e combattere infiammazioni e affezioni alle vie respiratorie. La vitamina C, non può essere sintetizzata, ma deve essere assunta con un'alimentazione equilibrata e corretta. Oltre alla vitamina C, le bacche di rosa canina, contengono le vitamine B1, B2, P, K e carotene. I cinorrodi una volta raccolti, vanno pestati grossolanamente e messi nell' aceto, fino a che sono completamente immersi, io lascio il vasetto in un luogo fresco, a portata di mano, alle luce indiretta del sole, di modo che ogni volta che ho tempo vedendolo mi ricordo di dare una mescolata. La luce indiretta aiuta le sostanze contenute nei cinorrodi ad essere rilasciate nell' aceto. Come solvente in ogni mio preparato utilizzo l' aceto di mele, oltre che per i motivi sopra spiegati, l' aceto di mele è un ottimo solvente rispetto all' alcool in quanto posso somminstrarlo direttamente nel cibo senza dover aspettare la sua evaporazione. Non ci sono fiori, bacche o altro tutto l' anno, così per una funzione puramente pratica, preparo l' acetolitico, che comprende più sommità fiorite di diverse piante medicinali ricche di tutte le proprietà sopra descritte. Ogni qualvolta una pianta medicinale è in fiore, ne raccolgo le sommità fiorite, e le metto nel medesimo vasetto contenente l' aceto di sidro di mele. A questo punto ci sono da fare alcune premesse. Per evitare che le sommità fiorite raccolte marciscano nell' aceto di mele è necessario prenderle quando la pianta è priva di umidità; quindi deve esserci stato bel tempo per due giorni prima e vanno raccolte al mattino quando la rugiada è evaporata e i fiori sono aperti. Discorso a parte per le bacche, è sufficiente che non abbia piovuto lo stesso giorno, in quanto basta metterle in una posizione arieggiata per alcuni giorni. Affinchè le bacche perdano l'umidita, è sufficiente questa procedura per evitare che marciscano nell' aceto di mele. Fatto questo immergiamo le sommita' fiorite, i capolini e bacche nell' aceto fino a che sono tutti ben immersi, lasciamo riposare per 40 giorni o piu' e poi filtriamo con un colino. Tutte le sommità fiorite che restano nel colino contengono una concentrazione più alta di principi attivi per cui si possono mettere in uno strofinaccio, e strizzarle, in modo che fuoriesca tutto l' aceto ricco di principi attivi. In alternativa i cinorrodi possono essere assunti polverizzati e miscelati al cibo fresco. 

ACETOLITICO CON SOMMITA' FIORITE: DI LAVANDA, SANTOREGGIA, SALVIA FIORI, MENTA FIORI, TIMO FIORI, ROSMARINO FIORI, GERMOGLI D' ALLORO, IPERICO. 

Tutte le sommità fiorite che riesco a procurarmi da queste piante, le metto di volta in volta nel vasetto contenente l' aceto di mele, sono piante molto comuni di facile reperibilità. Tutte queste piante medicinali non sono in alcun modo tossiche, dalla prima raccolta all' ultima possono passare anche un paio di mesi per cui di volta in volta aggiungo i fiori che sono pronti, e una volta ultimate le raccolte, lascio i fiori a macerare per altri 40 giorni. Passato questo periodo di riposo, filtro il tutto avendo cura di spremere l' aceto di cui sono inzuppate le sommità. Ognuna di queste piante ha delle proprietà simili, per cui possono venire utilizzate in sinergia nello stesso composto. Sono: antiparassitarie, stimolanti, antispasmodiche, calmanti, toniche, carminative, curano le contusioni, il raffreddore, i catarri cronici, la debolezza,. Questo aceto ha un doppio uso: puo' essere usato sia internamente e sia esternamente. Esternamente contro i pappataci, zanzare, zecche, pulci, pidocchi, mosca cavallina, ecc... ne metto 3 gocce ogni kg di peso del cane. Ed internamente, lo metto nel cibo del cane nella dose di 1 goccia ogni kg di peso del cane, in questo modo tiene lontani i parassiti interni, inoltre traspirando dal derma contribuisce ad allontanare anche i parassiti esterni. AGLIO INVECCHIATO O KYOLIC Un altro modo di consumare l'aglio a scopo medico è quello di assumerlo sotto forma di estratto. In un monastero buddista del Tibet è stata rinvenuta nel 1972 un'antica ricetta per curare molte malattie, fra cui "tutti i tipi di tumore". Anche oggigiorno in Giappone l' estratto di aglio invecchiato o Kyolic viene venduto in oltre 2.000 farmacie come rimedio contro la stanchezza, lo stress e le malattie. In esso gli estratti subiscono un processo d' invecchiamento di almeno 20/22 mesi in cui vengono stabilizzate le proprieta' degli antiossidanti instabili come l' allicina. L'aglio invecchiato, elimina ROS e favorisce gli enzimi antiossidanti, inibendo l'ossidazione lipidica e riducendo i danni ischemici. Per invecchiare l' aglio utilizzo come solvente sempre l' aceto di mele in cui introduco l' aglio pestato: in un litro di aceto metto due teste d' aglio. E lascio riposare per 40 giorni o pù, dopodichè filtro. Una volta pronto va somministrato in aggiunta al cibo nella dose di 3 gocce ogni 10 kg peso del cane. CONTRO LE CONTUSIONI, BOTTE, ECC...Quando un cane si procura una botta, contusione, trauma o altro, è difficile applicare una comune crema, in quanto tenta di leccarsi. Per cui preparo una lozione a base di aceto e sommità fiorite di Iperico. Immergo nell' aceto i fiori appena raccolti fino a che sono tutti coperti, dopo circa 40 giorni i principi attivi delle sommità fiorite si sono disciolti nel solvente, l' aceto assume un colore che tende al bordeaux.I principi che si riescono ad estrarre con l' aceto sono nettamente superiori a quelli estratti utilizzando come solvente l' olio di oliva, per cui l' acetolitico è piu' efficace rispetto all' oleolito. Oltretutto con l' aceto il cane tende a non leccarsi così come farebbe con un oleolito

ARGILLA VERDE PROPRIETA'

 L'Argilla verde superventilata è utilizzata per uso interno, per le sue proprietà assorbenti, disintossicanti, depurative, cicatrizzanti, remineralizzanti, antiacidità, antinfiammatorie. Viene utilizzata internamente per favorire le fisiologiche funzioni dell'apparato gastrointestinale, per favorire l'eliminazione dei gas e contrastare flatulenza e meteorismo, e come depurativo e disintossicante. Pertanto la utilizzo quotidianamente aggiunta all' acqua nella ciotola. A tutti i cani piace entrare nelle pozzanghere, e spesso li vedo bere la stessa acqua. Vanno alla ricerca dell'argilla, benefica per le sue numerose proprietà: favorisce la cicatrizzazione delle ferite, assorbe e drena le sostanze tossiche, i microbi e i batteri, favorisce la ricostruzione del tessuto osseo, è un prezioso medicamento gastrico, riequilibra la flora intestinale, rinforza le difese dell'organismo, combatte l'anemia e rivitalizza gli organismi indeboliti. Anche in casa possiamo curare i nostri cani con l'argilla. La utilizzo sia per uso interno, sia per uso esterno. Nel libro "La medicina naturale per i nostri animali", l' autrice Marie-France Muller consiglia di aggiungere l'argilla all'acqua nelle ciotole dei nostri animali. La dose è di 4 cucchiai per litro d'acqua. Per un animale malato consiglia di somministrarne un cucchiaino in mezzo bicchiere d'acqua. L' argilla può essere utilizzata anche per uso esterno, per preparare il cataplasma utilizzo un contenitore di terracotta, di legno o di vetro; l'importante è che non sia di metallo o di plastica. Preparo una pastella densa, di acqua e argilla e la metto sulla parte malata precedentemente inumidita con acqua, di modo che la pastella non venga fermata dai peli del cane, ma possa agire da subito a contatto con l' epidermide. Poi applico la pastella sulla zona malata cercando di farla penetrare quanto possibile oltre i peli, a contatto con la pelle. Fatto questo lascio che il cane vada a riposarsi, una volta secca si stacca da sola. E seccandosi trattiene tutte le tossine.L' argilla può venire usata per decongestionare gli organi interni affetti da uno stato infiammatorio o infettivo, sono sufficienti due o tre ore: meglio non stressare l'organismo con più cataplasmi al giorno. La utilizzo anche quando un cane viene morsicato (da un insetto o morsicato da un altro cane), la applico sulla zona in cui è stato morso, proprio dove si forma il rigonfiamento, grazie a questo cataplasma il gonfiore diminuirà gradualmente. La utilizzo anche in caso di botte o dolori muscolari, sempre che il cane non riesca a leccarsi. (Fonti bibiografiche: "Nelle erbe la salute (in herbis salus) Minardi Anna, Cortesi Michela e Minardi Irene) 

SOSTANZE CHIMICHE E TOSSICHE Mentre l' aglio e gli acetolitici, basano la propria azione sull'odore sgradevole, che allontana gli insetti, i prodotti antiparassitari in commercio (collari, soluzioni liquide o polverose), riescono a scacciare efficacemente pulci e zecche perché contengono piccole quantità di veleni, sicuramente nociva per gli animali come per le persone che vengono a contatto con tali sostanze. Dopo la somministrazione delle gocce antipulci, i cani possono avere persino febbri e astenia nelle ore e nei giorni successivi, fattore che ne evidenzia le caratteristiche sicuramente poco salubri. I principi attivi utilizzati negli antiparassitari, sono potenzialmente neurotossici, purtroppo la legislazione italiana che regolamenta l'acquisto e l'uso dei pesticidi per uso civile e domestico è da sempre carente. Anche l'agenzia americana per le sostanze tossiche dedica ampio spazio all'argomento sul suo sito, riportando vari casi di intossicazione e tutte le precauzioni necessarie per l'uso. Altri Paesi applicano una più severa legislatura alla commercializzazione e all'utilizzo di antiparassitari mentre l'Europa, per ora si è proposta solo di voler rivedere le norme d'utilizzo per tutti i Paesi membri. Alcuni dei principi attivi, utilizzati nei più comuni antiparassitari, sono: la permetrina: essa riveste un ruolo importante nei programmi di lotta, a livello mondiale, contro gli insetti vettori di malattie pericolose per l'uomo e gli animali. Essa è gravemente tossica per i felini oltre che per api, pesci e invertebrati acquatici ed è stata ritirata dal commercio come pesticida, in agricoltura. (Fonte: Conferenza Stampa "Insetticidi: loro applicazione ed effetti in aree antropizzate" Sede Centrale del C.N.R. - Consiglio Nazionale delle Ricerche Roma 7 marzo 2014)

L'imidacloprid: è un insetticida sistemico relativamente recente appartenente alla stessa famiglia chimica della tossina del tabacco: la nicotina. Esso agisce sul sistema nervoso. Si ritiene si tratti di uno degli insetticidi più diffusi in tutto il mondo, con impieghi assai diversi, viene utilizzato nei prodotti per l'agricoltura, per il tappeto erboso , gli animali domestici, e negli insetticidi domestici. Tanto il sistema nervoso dei mammiferi quanto quello degli insetti contengono ricettori dell'acetilcolina che vengono bloccati dall'imidacloprid; per gli insetti, la maggior parte dei ricettori sensoriali si trovano nel sistema nervoso centrale, mentre nei mammiferi si riferiscono ai nervi associati ai muscoli. I recettori dell'acetilcolina degli insetti sono più sensibili all'imidacloprid rispetto a quelli dei mammiferi, ma in certi prodotti della degradazione dell'imidacloprid, questa relazione è invertita.

Fipronil. La Commissione europea si appresta a vietare l'uso del Fipronil, insetticida sotto accusa per il fenomeno della moria delle api. L'analisi dell'Efsa lamenta inoltre l'esistenza di numerose carenze e insufficienze nelle analisi scientifiche dei rischi condotte finora sul Fipronil. Fipronil è una neurotossina, provoca danni al sistema nervoso delle pulci. Può avere lo stesso effetto sui cani, causando sintomi come convulsioni, spasmi del corpo, perdita di appetito, andatura instabile e altri effetti. Secondo il " Journal of Toxicology" i cani che sono stati trattati con il fipronil per uso topico hanno un rischio maggiore di sviluppare cancro alla vescica.

CIOTOLE 

UTILIZZO CIOTOLE DI VETRO POSTE ALL' INTERNO DELLE COMUNI CIOTOLE DI PLASTICA, CHE SERVONO SOLO DA SUPPORTO. IL VETRO A DIFFERENZA DEGLI ALTRI MATERIALI HA INERZIA CHIMICA, NON PERMETTE QUINDI CHE IL MATERIALE DI CUI è COMPOSTA LA PLASTICA O L' ACCIAIO SI DISSOLVA NELL' ACQUA.

CURE NATURALI CONTRO I PIU' COMUNI MALESSERI: OTITE 

La Malassezia è infezione causata da un lievito, simile alla Candida, normalmente presente sulla pelle e nell'orecchio del cane e anche del gatto. Le caratteristiche principali dell'otite da Malassezia sono un forte prurito e un'abbondante cerume maleodorante. Il prurito, può essere accompagnato da arrossamenti, aree di pelle untuosa e maleodorante, localizzate comunemente alla parte ventrale del collo, alle pieghe cutanee, alle aree ventrali del corpo e agli spazi interdigitali. Vi è anche una forma "secca" dell'infezione, caratterizzata da scaglie giallastre e cerose, localizzata più spesso all'ingresso dell'orecchio e negli spazi interdigitali. Seguendo una dieta a base di cibi freschi l' ecosistema cutaneo del cane non subisce alterzioni. Per togliere lo sgradevole odore da malazzeniza, o per la pulizia dell' orecchio, preparo una lozione a base di : ACQUA UN BICCHIERE, IN CUI HO PORTATO A BOLLORE UNO SPICCHIO DI AGLIO SCHICCIATO, CON MEZZO CUCCHIAINO DI SALE E UNO DI BICARBONATO. IN QUESTA SOLUZIONE SCIOGLIERE UN PO'DI APONE DI MARSIGLIA, E FILTRARE IL TUTTO. ACETO DI MELE MEZZO BICCHIERE UNISCO I DUE COMPOSTI, SERVENDOMI DI UNA SIRINGA, SPRUZZO LA SOLUZIONE NELL' ORECCHIO DEL CANE, E LASCIO CHE AGISCA ANCHE SOLO PER POCHI SECONDI, POI INCLINO LA TESTA, DAL LATO OPPOSTO, DI MODO CHE LA SOLUZIONE FUORIESCA E ASCUGO BENE L' ORECCHIO. STESSA COSA PER L' ALTRO ORECCHIO. MI LIMITO AD ASCIUGARE PER BENE I PADIGLIONI, AVENDO CURA DI INCLINARE LA TESTA E FAR FUORIUSCIRE L' ACQUA RIMASTA. DEL CATTIVO ODORE NON VI E' PIU' TRACCIA. DURANTE LA GIORNATA LASCIO CHE IL CANE GIOCHI ALL' ESTERNO, IN QUESTO MODO FAVORISCO UNA BUONA AEREAZIONE, COSA CHE NON AVVERREBBE SE IL CANE RESTASSE IN CASA. LO SPORCO FUORIUSCIRA' SU TUTTO IL PADIGLIONE ESTERNO, MA NON PUZZA PIU', PER CUI MI LIMITO AD ASPORTARLO SERVENDOMI DI UNA GARZETTA IMBEVUTA NELLA SOLUZIONE RIMASTA. QUESTA OPERAZIONE SI PUO' ESEGUIRE SE NEL PADIGLIONE NON CI SONO FERITE APERTE, O UN OTITE PERFORANTE IN ATTO.


BIOFREQUENZE 

 Fin dalla sua scoperta, l' elettricità è stata usata con varie applicazioni mediche, sia nella diagnostica, sia nella terapia. Più di settant' anni fa Nikola Tesla compì molti studi su questo argomento. Verso la fine degli anni '20 altri studiosi tra cui: Royal Raymond Rife, hanno investigato questo campo, facendo parecchie scoperte straordinarie. Grazie ad un semplice fenomeno di risonanza, si è osservato come ogni organismo ha una propria frequenza, con una precisa ampiezza e un preciso livello di banda. Più elevata è la forma di vita, più alte sono le frequenze specifiche di questo organismo e più ampia è la fascia entro cui le biofrequenze emesse dall' organismo oscillano. Da qui è nato il generatore di biofrequenze, esso emette corrente elettrica alternata a basso voltaggio ( da 5 a 10 volt), con frequenza positiva (onda quadra). Essa uccide simultaneamente tutti i batteri, virus e altro se effettuati per una durata di sette minuti. Grazie ad esso, si può utilizzare la banda di frequenza di un piccolo organismo (virus, batterio, fungo, muffe, parassita) per rilevere e colpire gli invasori senza però danneggiare il corpo umano. L' onda quadra totalmente positiva che si viene a generare con le biofrequenze è un' oscillazione completamente non naturale, essa colpisce i batteri parassiti o altro, questi a loro volta possono ospitano altri batteri o virus o funghi. Pertanto dopo il primo trattamento, serve una pausa ,durante questo periodo i parassiti morenti rilascino batteri e virus che iniziano ad invadere il corpo. La seconda sessione va ad uccidere questi virus e batteri, i quali però rilascino altri virus e con un' ultima sessione si uccidono gli ultimi virus rilasciati. Quindi il trattamento va ripetuto per almeno tre volte, distanti almeno 20 minuti uno dall' altro. Le regioni infiammate hanno una carica elettrica negativa, esso vengono attirate verso gli elettroni positivi emessi del generatore di biofrequenze, grazie a 30 000 piccoli scatti alsecondo (frequenza di 30 KHz circa). Per aiutare l' organismo a purificarsi occorre abbinare questo trattamento di biofrequenze, alla vitamina C, uno dei più importanti convertitori catalitici (acetolitico rosa canina), essa svolge un ruolo fondamentale nei molti processi di guarigione che avvengono nei vasi sanguigni. Questa corrente passa attraverso i nostri liquidi come il sistema linfatico e vascolare e una picola parte raggiunge ogni organo e tessuto. A Rife vennero conferiti 14 premi ed un dottorato ad honorem dopo aver trattato con successo mille pazienti. In seguito alcune case farmaceutiche non riuscirono a comprare la sua ricerca ed attrezzatura, il suo ufficio venne messo a soqquadro, la sua ricerca e documentazioni vennero rubate e la macchina che guarì tutti i mille pazienti venne distrutta. Anche negli anni Cinquanta il medico dottor Reinhold Voll si accorse che nei punti di agopuntura la resistenza cutanea misurabile è più bassa che in altri punti della cute, dando però al corpo informazioni elettriche, magnetiche o d' altro tipo, la resistenza cambia immediatamente. Questa scoperta è stata ulteriormente sviluppata, sicchè oggi abbiamo una grande varietà di procedure di valutazione analoghe all' elettroagopuntura, in generale definite "test bioenergetici", usate da più di 5000 terapisti, medici, dentisti, naturapati e veterinari. Utilizzo il generatore di biofrequenze per curare qualsiasi genere di malattia nei miei cani, nei cuccioli lo utilizzo per debellarli dai parassiti, affiancato dagli ingredienti naturali già presenti nel cibo e dall' aggiunta di argento colloidale nei giorni in cui eseguo il trattamento, e per ultimo ma non meno importante dall' aggiunta di acqua nel cibo, per assicurarmi un' ottima pulizia interna. o considerate altamente efficaci, hanno un rapporto benefici/rischi sufficientemente alto per giustificare la loro ampia utilizzazione e sono ritenute di fondamentale importanza per la salute pubblica. 

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